Il Comune di Rovereto e la Provincia Autonoma di Trento hanno proposto la terza edizione del progetto “Giovani solidali: in viaggio alla scoperta della solidarietà”, finalizzato a sensibilizzare ed avvicinare i giovani al volontariato internazionale e alla solidarietà. Il progetto consiste nell’offrire ai giovani residenti in Vallagarina una formazione sui temi del volontariato, solidarietà e mondialità, la possibilità di realizzare una esperienza di volontariato all’estero, presso un’associazione di volontariato internazionale che collabora con l’Assessorato Provinciale, in un paese in via di sviluppo, e la possibilità di testimoniare questo tipo di esperienze sul territorio.
Elena, Anna e Alessandro hanno trascorso tre settimane a Casa Mihiri tra marzo e aprile 2009, ecco la loro testimonianza.
Il 25 marzo 2009 inizia la nostra avventura; io & Anna partiamo alla volta dello Sri Lanka tutte emozionate e curiose di sapere che cosa ci aspetta. Alessandro ci raggiungerà dopo qualche giorno. Giunte all’aeroporto di Colombo il clima è davvero caldo e guardandoci intorno pensiamo di essere davvero bianche! Così partiamo per il sud del Paese…destinazione: Unawatuna!
Il viaggio dura un paio d’ore e Anna non resiste a una bella dormita mentre io dapprima guardo il magnifico paesaggio che ci circonda e poi m’addormento. Il panorama è stupendo, noi, 3 italiani catapultati nella giungla (povera Anna, proprio lei che ha così paura dei ragni e degli insetti!) ma essendo sulla costa possiamo ammirare anche l’oceano.
Il compito che ci aspettava era quello di stare al mattino all’asilo Montessori con i 28 bimbi del villaggio Wahalanduwa dove vi è casa Mihiri e quindi aiutare le maestre, dare stimoli nuovi, cantare insieme e giocare; mentre il pomeriggio dovevamo passarlo con le ragazze ospitate all’interno della struttura Casa Mihiri,una casa famiglia che ospita ragazzine con disagi familiari. Il progetto prevede anche adozioni a distanza accuratamente controllate per ragazzini le cui famiglie non godono di ottime condizioni economiche.
Non riuscivamo ad immaginare come sarebbero state queste settimane, cosa avremmo trovato, come si sarebbero comportati con noi i bambini e le ragazze, se saremmo riusciti ad instaurare un rapporto con loro e se saremmo stati utili, per tutti.
Il giorno seguente,dopo una buona colazione a base di frutta e tè ci dirigiamo a Casa Mihiri. L’impatto con la struttura è stato davvero incredibile: grande, immersa nel verde, colorata…incontriamo Lucilla e Lorenzo, i due fondatori di tutto il progetto e dopo aver parlato un po’, definiamo il nostro compito.
Cosicchè dopo aver conosciuto anche l’insegnante dell’asilo,la seguiamo. Quello che ci aspettò quel giorno e le successive settimane era veramente magnifico…tutte le mattine appena arrivate, i bimbi ci salutavano con “Good morning” e con un gran sorriso che sarà difficile scordare. Dopodichè, fuori dall’asilo, in fila, iniziavano a recitare la loro preghiera..un momento davvero spirituale mentre qualche sguardo incuriosito incontrava i nostri occhi, altri erano concentratissimi e guardano avanti. Successivamente i bimbi entravano in classe e salutavano ancora in inglese le maestre ed anche noi, le nuove arrivate.
Molti ci guardavano incuriositi, altri distoglievano lo sguardo , altri ancora ci facevano dei gran sorrisi mentre una bimba addirittura pianse. La mattina con loro passò sempre velocissima e tra giochi, disegni e canti arrivava sempre il momento di salutarci (ogni bimbo a mezzogiorno torna nella propria casa). Una delle cose che ci ha colpito molto è che a fine lezione, in fila, i bimbi si prostravano alle maestre…inizialmente non capivamo ma poi ci è stato detto che era un segno di rispetto; bè, siamo rimasti molto stupìti quando questi piccolini fecero lo stesso “gesto” anche a noi.
Dopo pranzo il nostro compito era quello di passare il pomeriggio con le ragazze di Casa Mihiri. I compiti erano i più svariati; dalla lettura in inglese al disegno,abbiamo giocato molto e comunicato in inglese e alcune volte abbiamo fatto lezioni di geografia. E’ stato molto bello e interessante poter conoscere queste ragazze e vedere quanta solarità mostrano nonostante il loro trascorso. Quando abbiamo sentito i racconti su alcune di loro siam davvero rimasti pietrificati, sconvolti, senza parole…è triste sapere che nel mondo l’abuso sui bambini è ancora molto presente (come qui in Sri Lanka) ed è ancora più triste sapere che non per tutti è possibile una soluzione…è per questo che abbiamo capito l’importanza di Casa Mihiri, struttura nella quale bambine affidate dal tribunale, ma molte di quelle che necessiterebbero di una struttura come questa vengono invece affidate a progetti statali, non sempre all’altezza. Questa struttura invece riesce a dare alle ragazze un ambiente familiare, educazione, cibo e l’amore di cui hanno bisogno.
Tre settimane sono poche per poter interagire e per capire a tutti gli effetti un popolo; sta di fatto però che in tutti questi giorni abbiamo visto aspetti di queste persone che prima non avremmo mai immaginato. Quando mi chiedono: “Ma allora come è andato il viaggio,cos’hai fatto?!?” Io rispondo sempre: “Ho ascoltato, ho visto, ho osservato e ancor più di tutto, ho vissuto!”
Sicuramente quest’esperienza ci ha fatto crescere, pensare e riflettere, e sicuramente qualcosa in noi è cambiato; pensavamo però di tornare da questo viaggio con delle risposte, delle certezze e invece tutto è messo ancor più in discussione.
Che cosa porteremo sempre con noi di questo viaggio?!? L’accoglienza dei bambini e ragazze, l’ospitalità delle persone, la voglia di Lucilla e Lorenzo di andare avanti nei progetti, gli sguardi, i sorrisi, i colori del paesaggio, gli odori, gli animali e l’immagine di tutte le persone che ci hanno dato la possibilità di conoscere un po’ più da vicino la cultura di questo magnifico Paese….a tutte queste vorremo dire il nostro più sentito grazie: grazie perchè ci hanno fatto conoscere una cultura nuova; grazie perchè ci hanno dato la possibilità di poterci essere; grazie perchè con questa esperienza ci siamo arricchiti umanamente e culturalmente; grazie perchè anche da questo viaggio siamo cresciuti e migliorati!
È stata davvero una bellissima esperienza e la consigliamo a tutti voi!
Elena, Anna e Alessandro