Torno dal viaggio in Sri Lanka, fatto a gennaio, con molte novità. La permanenza di un mese a Walhandua, Galle, ha permesso a me e Maurizio di osservare assiduamente l’ottimo lavoro portato avanti da Lucilla e Lorenzo e l’andamento dei progetti attivati. Anche la presenza della volontaria Sonia Defrancesco, da agosto a novembre, ha lasciato i suoi frutti; infatti grazie a lei i progressi riscontrati nelle bambine sono notevoli: ho visto, con molto piacere che l’organizzazione della Casa ha subito dei cambiamenti in positivo.

Le bambine sono molto più ligie ai loro piccoli compiti quotidiani e aderiscono volentieri alle attività organizzate per il dopo scuola: hanno iniziato di recente un corso di informatica e uno di danza, oltre a quelli che già seguivano di matematica e inglese.

L’educazione delle bambine ha fatto grandi passi avanti e sono sicuro che le cose possano continuare in tal senso. Altre novità riguardano l’arrivo di tre bimbe all’interno della struttura che hanno bisogno di maggiori attenzioni per entrare in sintonia con il nuovo ambiente. Grazie al contributo di Fondazione Metalistem Sonia è potuta tornare a Casa Mihiri dove si fermerà per tutto il 2007. Il 15 di gennaio la volontaria è quindi partita per Galle dove si occupa di portare avanti il progetto attivato: la formazione di personale locale e la responsabilizzazione delle bambine più grandi al fine di garantire una continuità alla struttura avvalendosi, in futuro, esclusivamente di personale locale per impartire un’educazione completa che va dall’economia domestica, all’insegnamento dell’importanza della pulizia e dell’igiene personale, alla cucina, al cucito.

Negli ultimi anni il numero delle bambine è aumentato, si manifesta pertanto la necessità di reperire fondi al fine di ampliare a breve la struttura; così da permettere che le bambine piccole e quelle più grandi abbiano un proprio diverso spazio.

Altro aspetto da non sottovalutare è quello legato alle adozioni a distanza, è necessario attivarne altre poiché sono molti i bambini esterni a Casa Mihiri ad avere bisogno del nostro aiuto; garantire la sopravvivenza e la scolarizzazione a coloro che non se lo possono permettere è uno dei principali obiettivi perseguiti da Amici di Casa Mihiri.

Colgo, a tal proposito, l’occasione per ringraziare a nome dell’Associazione tutti coloro che hanno finanziato i nostri progetti, in particolare i dipendenti dei supermercati Orvea ed i privati che ci hanno sostenuto, permettendo il mantenimento di Casa Mihiri e dando la possibilità a molti bambini, non solo all’interno della struttura, di vivere meglio. Ricordo inoltre che per qualsiasi informazione riguardante i progetti attivati, siamo sempre a disposizione.

Il Presidente Mario Liberali